Una donna italiana di mezza età, avvenente, libera e amante dei viaggi, è ospite in Sudafrica di un'amica – e crede nella Grande Anima del Viaggio, e cerca l'amore, una scossa sensuale ed esotica che possa indicarle una definitiva rotta sentimentale.
L'amore è il rovello e il cruccio di questa donna un po' sfacciata e un po' indifesa, perché in Italia non le è riuscito di trovare l'uomo della sua vita; ma proprio in Italia le è venuto in mente di provare con la Soluzione Straniera, perché magari altrove, all'altro capo del mondo – nell'Africa più lontana – le cose sono diverse, le paure di meno, le vigliaccherie "italiane" assenti. Invece si può fare il giro del mondo, si possono attraversare gli oceani, e ci si può incantare davanti ai più bei panorami della terra, eppure le cose non cambiano, le persone fanno sempre gli stessi gesti, l'amore continua a impastarsi con la paura, la sperdutezza e, purtroppo, con lo squallore delle mezze reticenze e dei telefoni che squillano a vuoto dopo una notte di "amore".
Amore a Cape Town è un romanzo limpido e malinconico su una città struggente; ma è, soprattutto, un romanzo sui sentimenti che sfuggono e su quella leggera ma dolorosa stanchezza che, infine, colpisce la maturità che ancora non è sazia d'amore. Andrea Di Consoli
- RECENSIONI -
personaggi
La Viaggiatrice (la voce narrante)
Margherita (la sua amica italiana in Sudafrica)
Piska (la sua gatta tigrata)
Eddy (giovane sudafricano aitante)
Guido (maturo sudafricano fascinoso)
Cassie (la sua cagnolina border collie)
Billy (amico sudafricano di Margherita)
John (amico inglese di Billy)
Siyabulela (cantante sudafricano)
Cape Town, Kaap Stadt (città dai due nomi, una delle città più belle al mondo)
dettagli
Avagliano Editore, 2006; pagine 148
Prezzo € 12.00 - ISBN 88-8309-213-9
I link dei siti in cui il libro è in vendita:
www.avaglianoeditore.it - www.ibs.it
www.lafeltrinelli.it - www.bol.it
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www.unilibro.it - www.libri.shop.it
www.libraccio.it - www.gorilla.it
libreriarizzoli.corriere.it
Prove tecniche di soluzione straniera (pagg. 20-21)
Sono uscita con Eddy, ieri sera.
Eddy è un nuovo personaggio di questa storia, uno di quegli incontri che possono facilmente avvenire, anzi sarebbe strano se non avvenissero, durante un viaggio. Specialmente se all'altro capo del mondo, in un'estate diventata improvvisamente fredda. Specialmente se c'è la complicità della bellezza.
Eddy infatti è un ragazzo bellissimo, capelli neri e occhi azzurri. Viso perfetto, espressione dolce e intelligente, sorriso ottimista. Sudafricano di etnia (o sarebbe meglio dire lingua?) afrikaans, conosciuto in uno dei ristoranti più chic di Cape Town. Particolare buffo: è un ristorante italiano, il "Balducci", situato in ottima posizione proprio sul mare, al Waterfront. Cioè l'antico porto, ora diventato una specie di gigantesco molo che si specchia nell'oceano, tutto foderato di coloratissimi shops, coffee bars, restaurants e big ethnic markets. C'è persino un albergo, piuttosto lussuoso e dal nome solenne: il "Table Mountain Hotel", uno dei più famosi di Cape Town, nel quale è scesa una volta (e la sua venuta già sa di leggenda) anche Madonna. Diciamo pure che Margherita non poteva proprio evitare di portarmi a fare un giro lì.
Io e Eddy facciamo conoscenza facilmente, la situazione è propizia, lui lavora lì come cameriere e studia musica al conservatorio. Dopo qualche reticenza, spinta da Margherita, attacco bottone mentre ci serve al tavolo. Sfacciatamente gli faccio un complimento. Arrossisce. Incredibilmente. Poi sorride e anzi ride con un rovesciarsi all'indietro della testa che denota simpatia e abbandono alla situazione. Mi presento. Si presenta.
Suona la chitarra, scrive canzoni. Canta. Deve avere una bella voce quando canta, a giudicare da quella che emette quando parla e ride. Una compagnia piacevolissima.
Dopo un bicchiere di bianco il mio inglese diventa subito fluent e riesco a intrattenerlo con una conversazione brillante.
Ma se tutto è così perfetto, perché dunque la serata non è andata come Margherita e io speravamo?
Perché ho dimenticato di aggiungere un piccolo dettaglio.
Eddy ha ventuno anni meno di me.
E' davvero un ragazzo.
Quando lo vedo nel luogo dell'appuntamento la clamorosa differenza d'età fra noi mi sembra ancora più evidente. Mi sta aspettando appoggiato a una ringhiera in cima a una scalinata al piano superiore del labirintico centro commerciale dove ci siamo dati appuntamento. Aspetta guardandosi intorno, con l'espressione perplessa, un po' smarrita. Forse solo perché io sono in ritardo (in realtà sono arrivata in anticipo, ma non ho capito bene le sue indicazioni e sulle prime ho sbagliato bar). O forse perché si sta chiedendo anche lui che cosa sta facendo lì. [...]
i luoghi
Città del Capo
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